sabato 8 novembre 2014

Terzo Giorno: Lubiana - parte seconda


Da Novi trg, dove ha sede l'Accademia Slovena delle Scienze e delle Arti (Slovenska akademija znanosti in umetnosti)  percorrendo Gosposka ulica in cinque minuti si arriva a Kongresni trg (Piazza del Congresso) costeggiando la facciata ovest del bell'edificio in cui ha sede l'Università di Ljubjana (Univerza v Ljubjani). Poco prima, sulla destra si ha un bello scorcio sulla collina del castello da Dvorni trg
Ljubjana: la collina del castello da Dvorni trg

Ljubjana: l'Università di Ljubjana (Univerza v Ljubjani)

Ljubjana:  Kongresni trg (Piazza del Congresso) e Chiesa della Santa Trinità delle Suore Orsoline
In fondo alla Piazza del Congresso (lato orientale) sorge la Chiesa della Santa Trinità delle Suore Orsoline (Uršulinska cerkev svete Trojice) davanti alla quale si erge la Colonna della Santissima Trinità. Abbiamo preso un caffé (kava in sloveno) proprio sulla terrazza del bar che si vede nella fotografia. Di fronte al quale, sul lato opposto della piazza sorge il bel palazzo rosa del Casino (Sloveno: Kazina) ora sede di vari Istituti e Società (peccato non averlo fotografato!). Lo menziono perchè fu proprio nei suoi immediati paraggi che fu ritrovata la statua di bronzo dorato (l'Emonense), ora conservata al Museo Nazionale e di cui abbiamo parlato in un post precedente. Ad un centinaio di metri dal bar, all'angolo tra Kongresni trg e Slovenska cesta proprio a fianco della Chiesa della Santa Trinità si possono vedere i resti della Porta Praetoria della colonia Iulia Emona (VEDI SCHEMA SOTTO)
Localizzazione di Iulia Emona nella moderna Ljubljana: in rosso le mura conservate
Percorrendo Slovenka cesta dopo circa dieci-quindici minuti ( 6 isolati) si arriva a Mirje, una strada che corrisponde al limite meridionale di Iulia Emona in cui si sono conservate le mura romane della colonia.

Ljubjana: mura meridionali di Iulia Emona - Roman Walls - Ostanki južnega dela obzidja na Mirju
L'architetto Jože Plečnik (sempre lui, l'onnipresente architetto di Ljubjana) ridisegnò i resti delle mura romane: ritagliò due nuovi passaggi per creare un collegamento a Snežniška ulica e  Murnikova ulica, e dietro le mura organizzò un parco di visualizzazione architettonica dei reperti romani. Sopra il passaggio per Murnikova ulica ha eretto una piramide. Non la sua idea migliore!

Ljubjana: mura meridionali di Iulia Emona - Roman Walls - Ostanki južnega dela obzidja na Mirju - Passaggio per creare un collegamento a Murnikova ulica

Ljubjana: mura meridionali di Iulia Emona - Roman Walls - Ostanki južnega dela obzidja na Mirju

Ljubjana: mura meridionali di Iulia Emona - Roman Walls - Ostanki južnega dela obzidja na Mirju

Ljubjana: mura meridionali di Iulia Emona - Roman Walls - Ostanki južnega dela obzidja na Mirju
Questi resti romani così lontani come siamo da Roma ci impressionano. Ma non doveva essere così lontana Roma...anzi si trattava di un "iter brevissimum" secondo i criteri del tempo: appena XXVIII giorni di viaggio (Omnes Viae:  Itinerarium Romanum). Dati desunti almeno parzialmente dalle indicazioni che ci sono pervenute attraverso la cosiddetta Tavola Peutingeriana della cui esistenza abbiamo saputo visitando il Museo Nazionale il giorno prima (vedi sotto Emona sulla TP o la  Tavola Completa)
Tabula Peutingeriana: Emona (da commons.wikimedia)
Viste le mura romane siamo ritornati in centro ripercorrendo a ritroso Slovenka cesta.  Era l'ora in cui chiudono le scuole e la strada era invasa di studenti delle scuole superiori. A Lubiana gli studenti sono quasi un decimo della popolazione. Cedendo alle mie note inclinazioni piccolo-borghesi ho deciso di mangiare qualcosa. Così siamo entrati in un locale , l'EMONSKA KLET in Plečnikov trg 1. E' un locale per studenti con delle belle cantine con muri e volte a mattoni faccia a vista (klet in sloveno significa cantina). Ho ordinato il menu 6: "Juha, Svinjski zrezek po dunajsko, Pomfri, Solata-solatni bar, Sadje ali sladica" ma senza la Juha (zuppa) e senza Sadje ali sladica (frutta e dessert). Letteralmente: "Cotoletta di maiale alla Viennese, patatine fritte, insalata della casa". In pratica una Wiener Schnitzel o meglio la sua variante con carne di maiale [Schnitzel Wiener Art (in Germania) oppure Wiener Schnitzel vom Schwein (in Austria)] di cui la nostra cotoletta alla milanese è una storica variante. Buona? Forse..ma si trova di meglio nelle trattorie per camionisti. In ogni caso economica.

Avevamo ancora qualche ora di tempo e quindi dovevamo scegliere se continuare la visita al Museo Nazionale (di cui avevamo visto solo una piccola sezione) o visitare il Parco Tivoli (Mestni park Tivoli) che la sera prima da Cankarjeva cesta (dove ha sede la  Moderna Galerija) avevamo visto estendersi oltre Bleiweisova cesta: ci era sembrato attraente. Lo era.
Ljubjana, Parco Tivoli (Mestni park Tivoli): Jakopičevo sprehajališče (Jakopičevo promenade) 
La Jakopičevo sprehajališče (Jakopičev's esplanade) è la parte principale della promenade progettata da Plečnik per il Parco Tivoli. E' dedicata al pittore sloveno impressionista Rihard Jakopič (1869 – 1943). Come si vede anche dalla fotografia  qui sopra la passeggiata è anche utilizzata come spazio espositivo permanente o galleria all'aperto. Collega il Castello di Tivoli al sottopasso d'ingresso al Parco. Il Castello di Tivoli o piuttosto le strutture che ne limitano lo spiazzo su cui sorge erano in restauro (= no foto). Il Castello fu acquistato dall'imperatore austriaco Francesco Giuseppe I dalla Diocesi di Ljubjana, e venne poi donato nel 1852 al maresciallo Joseph Radetzky. Radetzky ristrutturò il palazzo in stile neoclassico, dandogli l'aspetto attuale, e vi trascorse parte della sua pensione con la moglie Francisca von Strassoldo Grafenberg, una nobildonna della Carniola locale.  Morirà alle ore 8 del 5 gennaio del 1858, nella sua casa ai Giardini Pubblici di Milano, in seguito a una caduta. Nel 1882 di fronte al Castello fu eretto un busto a grandezza naturale di Radetzky rivolto verso la città. Durò 36 anni: fu rimosso nel 1918.

Ma la bellezza del parco sta nei suoi spazi aperti, nei suoi alberi secolari e nelle sculture che qua e là vi sono esposte (link). Bellissimo il bronzo Balet,1957, forse l'opera più conosciuta di  Stojan Batic, scultore sloveno nato nel 1925. Meraviglioso  il Pastircek di  Zdenko Kalin del 1942 di cui abbiamo già parlato in un post precedente.

Ljubjana: Parco Tivoli (Mestni park Tivoli) 

Ljubjana: Parco Tivoli (Mestni park Tivoli) 

Ljubjana, Parco Tivoli (Mestni park Tivoli): Balet, Stojan Batic, 1957 

Ljubjana, Parco Tivoli (Mestni park Tivoli): Pastircek,  Zdenko Kalin, 1942
Uscendo dal parco sullo sfondo si intravedevano, oltre gli alberi, le cupole della chiesa dei serbi ortodossi S. Cirillo e Metodio [Cerkev sv. Cirila in Metoda, Ljubljana (pravoslavna cerkev)]

Ljubjana: Cerkev sv. Cirila in Metoda, Ljubljana (pravoslavna cerkev) 

Ljubjana: Cerkev sv. Cirila in Metoda, Ljubljana (pravoslavna cerkev) 
Il tempo passa rapidamente. Dobbiamo rientrare in Polanskia cesta per rifare gli zaini e pagare il B&B. Il treno per Zagabria (Zagreb) arriva a Ljubjana da Villach alle 18:31. Riparte alle 18:34. E' lo stesso da cui siamo scesi due sere prima. Ancora una piccola sosta in Mestni trg (Piazza della Città). Un ragazzo suona il violino sotto la Fontana del Robba. Alle sue spalle, in marmo di Carrara,  la Ljubljanica, la Sava e la Krka, i tre fiumi della Carniola, scolpiti da Francesco Robba  tra il 1743 e il 1751. Su in alto l'obelisco, in calcare di Podpeč è rivestito da un'armatura di legno e metallo. Sulla facciata del Municipio della Città di Ljubjana sventolano le bandiere slovene.


E' l'ultima fotografia che ho preso a Ljubjana...






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