Viaggio a Istanbul: Nono Giorno: Sofia

Come ultimo post su Sofia riporto qui la nostra "visita" alla Galleria d'Arte Nazionale (Национална художествена галерия, Natsionalna hudozhestvena galeriya).

Sofia: Galleria d'Arte Nazionale
(Национална художествена галерия, Natsionalna hudozhestvena galeriya).

La Galleria ha un ottimo sito web che invito a consultare per avere informazioni di base e in ogni caso prima di visitare la Galleria. Appena entrati, al pianterreno sulla sinistra ci siamo trovati immersi nell'esibizione temporanea: Brian Dailey Declassified: Unraveling a Paradox - American Contemporary Art in Bulgaria with the support of “America for Bulgaria Foundation”; Embassy of the United States in Bulgaria; Stephan Stoyanov Gallery, New York; Yuzina Art Center; National Art Gallery. Mi astengo qui dall'esprimere giudizi, non ho scattato fotografie e quindi passo oltre. Chi fosse però mosso da curiosità su Brian Dailey può iniziare a farsene un'idea dando un'occhiata a questa sua opera, o a questa o a quest'altra, tutte esposte allora a Sofia. Saliti al primo piano ci siamo trovati di nuovo immersi in una nuova esposizione temporanea: The Birth of the Third Bulgaria:Sofia and the Sofia Region in the Late 19, Early 20 c. "E 'stato il momento in cui lo stato bulgaro era rinato, risorto come una fenice dalla proprie ceneri dopo cinque secoli di dominio ottomano', avrebbe dichiarato la storica dell'arte Prof. Mila Santova in un'intervista per Radio Bulgaria (1).

Ho scattato alcune fotografie che condivido con voi:

Sofia, Galleria d'Arte Nazionale: ingresso all'esposizione:
The Birth of the Third Bulgaria:Sofia and the Sofia Region in the Late 19, Early 20 c.

Nella fotografia qui sopra, dalla porta d'ingresso nella sala, si possono intravedere al centro le insegne del potere reale, la famiglia reale fotografata in abiti tradizionali bulgari, e i dipinti dei due sovrani Maria Luisa di Borbone-Parma (1870-1899) e il suo consorte Ferdinando I di Bulgaria (1861-1948)

Princess Maria Luisa, 1894 - Philip Lazlo oil on canvas- Sofia National Museum of Military Story

Georgi Mitov (1875- 1900) Portrait of Dragon Danailov, 1898
oil on canvas Sofia National Art Gallery

Georgi Mitov (bulgaro: Георги Митов; 14 settembre 1875, Stara Zagora - 20 agosto 1900, Plovdiv) è stato un pittore bulgaro. Quando aveva solo due anni, le truppe ottomane bruciarono la sua città natale e massacrarono oltre 14.000 persone, costringendo la sua famiglia a fuggire a Svishtov. La sua infanzia fu segnata dalla povertà e da frequenti malattie. Nel 1889, andò a studiare a Plovdiv, poi a Tarnovo. Si trasferì quindi a Varna, dove prese lezioni da Petko Klisurov e da suo fratello maggiore Anton. Più tardi si recò a Torino e studiò con Giacomo Grosso all'Accademia Albertina. A Torino i suoi dipinti vinsero numerosi premi. Nel 1896, la madre si ammalò gravemente e Mitov ritornò in Bulgaria. Ben presto iniziò a dipingere paesaggi in prossimità di Kazanlak. Dopo solo pochi mesi, tornò a Torino. dove, nel 1897, realizzò una serie di ritratti e di nudi, tra cui la celebre "Lucrezia Romana", che fu il primo dipinto bulgaro di quel genere. Si laureò presso l'Accademia Albertina con lode ma alla fine del 1898 fu costretto a ritornare in Bulgaria per cattivo stato di salute. Divenne presto chiaro che era affetto da tubercolosi. Nonostante questo, accettò un posto di insegnante a Plovdiv, ma fu praticamente costretto a letto entro la fine del 1899. Morì poco dopo aver ricevuto notifica che il suo ritratto, eseguito da Dragan Danailov (foto qui sopra) era stato accettato per l'Esposizione di Parigi.

Ivan Markvichka, Ivan Mrkvička (Ceco: anche Jan Václav Mrkvička; Bulgaro: Иван Мърквичка)
(1856 - 1938) "Woman with a Fan", ca 1897.
On the picture is perhaps his wife Julia. Sofia: Galleria d'Arte Nazionale
(Национална художествена галерия, Natsionalna hudozhestvena galeriya)

Della giovane aristocratica con ventaglio ritratta nella fotografia qui sopra non so nulla. Non ho registrato il suo nome, nè quello dell'autore del dipinto. Ho condotto invano lunghe ricerche sul web. Ho mandato allora delle mail, una alla responsabile delle PR del Museo ed una alla Direzione Amministrativa chiedendo se, gentilmente, mi potevano fornire queste informazioni. Anche questo finora senza successo. Peccato, ma chissà...
PS (quattro giorni dopo): mi ha ora risposto l'International Relations Coordinator della Galleria:

The picture is by IVAN MARKVICHKA (1856 - 1938, ) and its name is "Woman with a Fan", ca 1897. The artist is Czech citizen but lived and worked in Bulgaria. On the picture is perhaps his wife Julia.

Si trattta quindi probabilmente del ritratto della moglie Julia del pittore ceco Ivan Markvichka, Ivan Mrkvička (Ceco: anche Jan Václav Mrkvička; Bulgaro: Иван Мърквичка)

Non ho altre foto sulla rinascita del regno bulgaro...so che ad un certo momento ci siamo trovati in una nuova esposizione, questa volta dedicata alla Celebrazione del Millenario della fine del regno di Samuel (dal 997 al 6 ottobre 1014), Zar del Primo Impero Bulgaro. Sembra che in Bulgaria non siano mancate le iniziative per celebrarlo degnamente: già al Museo Nazionale di Archeologia avevamo appena visto una piccola esposizione su questo Zar e so ora che è prevista l'inaugurazione di un importante monumento a lui dedicato a Sofia. Qui alla Galleria Nazionale per l'occasione sono esposte, tra le altre, opere di Dimiter Kirov, nato nel 1935 ad Istanbul e morto nel 2008 a Sofia, che fanno parte di un suo ciclo pittorico dedicato ai guerrieri di Samuel ed una chamotte di Spas Dochev del 1981.

Dimiter Kirov: Requiem for Samuel's Warriors, 1980 Oil on canvas
Regional Museum, Blagoevgrad

Dimiter Kirov: Requiem for Samuel's Troops, 1979 Oil on canvas
Institute for Culture, Ministry of Foreign Affairs

Dimiter Kirov: Requiem for Samuel's warriors 1973
Oil on canvas, two wings, Regional Museum, Blagoevgrad

Spas Dochev 1014 year, 1981 chamotte Lovech Art Gallery

Usciti da queste esposizioni celebrative siamo capitati ancora una volta in una esposizione temporanea, questa volta dedicata a “NIKOLAY NIKOV. 1924-1989. A PARISIAN IN SOFIA”.

La mostra è organizzata in occasione dei 90 anni dalla nascita dell'artista, ed è la sua prima mostra retrospettiva. Nikolay Nikov, da tutti chiamato Nicheto, è nato a Sofia nel 1924. Sua madre, Rayna Rakarova, è stata la fondatrice della prima scuola bulgara di Mestieri ed Arti Applicate, il cui personale docente incluse rinomati artisti bulgari. Fin da bambino, Nicheto fu circondato dal circolo intellettuale di sua madre, tra cui un loro parente, l'artista e occultista Emanuil Rakarov, oltre a Nikolay Raynov, Boris Sharov, Dechko Uzunov, al giovane Pavel Vezhinov, Bogomil Raynov e molti altri artisti, musicisti, scrittori e giornalisti. Fin da bambino, Nikov ricevette dunque una educazione invidiabile nel campo delle arti applicate, della musica e delle lingue. Questo gli permise poi di lavorare liberamente con tutti i generi di tecniche di pittura e di arti grafiche, di suonare il pianoforte, la chitarra, il mandolino e la tromba, di cantare con voce ben impostata brani di musica lirica, jazz, canzoni popolari e ballate, così come di utilizzare liberamente 8 lingue europee (latino e greco antico inclusi). Più tardi, la sua formazione ha compreso una conoscenza approfondita della storia europea dell'arte e della letteratura (con una preferenza per la letteratura francese), l'occultismo e le scienze esoteriche, che ha gettato le basi di un impressionante stile di lavoro. La maggior parte del suo lavoro rimase ignota al pubblico, anche ai i suoi amici più intimi, fino alla sua morte nel 1989 e fino ad ora ai più