martedì 25 novembre 2014

Nono Giorno: Sofia - parte terza

Uscendo dalla sala sulla Preistoria della Bulgaria (vedi post precedente) abbiamo percorso il ballatoio interno fino al transetto da cui si accede alla sezione Medievale del Museo. Sulle pareti di questo ballatoio erano esposti 31 affreschi asportati dalla Chiesa di San Nicola, Melnik (Мелник) del 12°-13° secolo, ora  in rovina. La chiesa fu costruita intorno alla fine del IX° secolo sui resti di una precedente chiesa cristiana a sua volta edificata sul luogo in cui sorgeva un santuario Tracio dedicato ad Artemide Bendis (gr. Βενδῖς). Prima adibita a chiesa parrocchiale, fu più tardi trasformata in sede episcopale (XI° sec.), metropolitana (fine del XIII° sec.) e finalmente in un monastero (metà del XVIII° sec.) poi abbandonato. Originariamente la struttura era quella di una basilica ridotta a tre navate e tre absidi. Due maestri pittori dipinsero la chiesa circa alla fine del XII° secolo o al primo inizio del XIII°. Il committente, Sevast Vladimir, era probabilmente un nipote della dinastia degli Asen (Asenidi, Assenevtzi), e governatore di Melnik (Мелник) fino al 1209. I sontuosi affreschi murari seguono lo stile del XII° secolo (l'età dei Comneni). Gli affreschi furono rimossi e restaurati. Fanno ora parte del programma decorativo dell'abside centrale del Museo (N 19, 22, 24, 26, 29), del passaggio che connette l'abside-transetto centrale e la Prothesis (N 20, 21), la Prothesis (N 23, 28, 31) e il Diaconicon (Διακονικόν, diakonikon) (N 25, 27, 30). Essi raffigurano rispettivamente: n 19) San Demetrio di Tessalonica; N 20) Papa Leone I; N 21) San Gregorio il Decapolita; N 22) Sant' Alessandro vescovo di Alessandria; N 23) Un Santo Diacono ignoto; N 24) Un Santo Martire ignoto; N 25) Santa Maria Vergine da Deesis; N 26) Ascensione di Cristo; N 27) San Giovanni il Battista da Deesis; N 28) Un Santo Vescovo ignoto; N 29) San Antipa vescovo di Pergamo; N 30) Il tradimento di Giuda; N31) un giovane Apostolo (San Filippo o San Tommaso), Di questi affreschi ne ho fotografati solo tre che riporto qui. Certamente ora che ne ho potuto comprendere meglio il valore storico e artistico rimpiango di non averli fotografati tutti con cura..ma tant'è: un motivo forse per ritornare a Sofia...
Sofia, Museo Archeologico Nazionale: affresco N 20) Papa Leone I  (XII°-XII° sec.)

Sofia, Museo Archeologico Nazionale: affresco N 21) San Gregorio il Decapolita (XII°-XII° sec.)

Sofia, Museo Archeologico Nazionale: affresco N 22) San Alessandro vescovo di Alessandria (XII°-XII° sec.)
Sofia, Museo Archeologico Nazionale: affresco N 22) San Alessandro vescovo di Alessandria (XII°-XII° sec.) (particolare)

All'angolo sud est della balconata è poi esposto questo elmo cerimoniale turco di bronzo con iscrizioni datato del XV°-XVI° secolo di provenienza ignota. E' completamete eterogeno agli affreschi e di due  o tre secoli posteriore..forse lascia presagire quella che sarà la fine così prossima (1396) che attende di lì a poco i  secondi regni bulgari. A partire da allora la Bulgaria resterà sotto l'Impero Ottomano per i successivi cinque secoli (1396-1878)
Sofia, Museo Archeologico Nazionale: Elmo cerimoniale turco di bronzo con iscrizioni (XV°-XVI° sec.), provenienza ignota

Sofia, Museo Archeologico Nazionale: Elmo cerimoniale turco di bronzo con iscrizioni (XV°-XVI° sec.), provenienza ignota

Esporrò qui alcune considerazioni sulla sezione Medievale del Museo. Ospitato nel transetto meridionale dell'antica moschea, la sezione espone una serie di reperti che datano dal IV al XV secolo. L'esposizione è molto eterogenea, comprendendo oggetti di uso quotidiano, ceramiche, prodotti dell'oreficeria bulgara, oggetti ornamentali, icone, pergamene.  Entrando, a sinistra, si trovano gioielli, prodotti dell'oreficeria bulgara e vari accessori ornamentali provenienti da varie località della Bulgaria  e databili tra il  IX° ed il XV° secolo.

Necklaces, Glass 9th-14th c. Various provenaces

Jewels and accessories. Gold, silver, bronze, glass. 9th-14th c. Various provenaces

Jewels and accessories. Gold, silver, bronze, glass. 9th-14th c. Various provenaces

Jewels and accessories. Gold, silver, bronze, glass. 9th-14th c. Various provenaces
Vengono poi esposti vari oggetti della vita quotidiana come suppellettili, vasellame e ceramiche dai vari utilizzi. Hanno varia provenienza: ceramiche provenienti da necropoli bulgare pagane del VII-IX secolo;  un calderone dei Peceneghi datato al XI secolo; ceramiche degli Avari  provenienti da Pliska, antica capitale bulgara, del  IX secolo; ceramiche del X secolo da Veliki Preslav, antica capitale del primo impero bulgaro e infine ceramiche del XII-XIV secolo provenienti da Veliko Tarnovo capitale della Bulgaria dal 1185 al 1393 (secondo impero bulgaro) col nome di Tărnovgrad.
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Sofia, Museo Archeologico Nazionale: Sezione Medievale (vedi didascalia qui sotto)


1) Pottery from Bulgarian pagan necropolis 7th-9th c.; 2) Pecheneg cauldron with inner hooks for hanging 11th; 3) Avar ceramic vessel. Pliska 8th-9th c.; 4) Pottery from Veliki Preslav 10th c.; 5) Pottery from Pliska and Veliki Preslav 11th c.; 6) Pottery from Veliko Tarnovo. 13th - 14th c.

1) Pottery from Bulgarian pagan necropolises 7th-9th c.;
3) Avar ceramic vessel. Pliska 8th-9th c. (left)

3) Avar ceramic vessel. Pliska 8th-9th c.

4) Pottery from Veliki Preslav 10th c.; 5) Pottery from Pliska and Veliki Preslav 11th c.;
 6) Pottery from Veliko Tarnovo. 13th - 14th c.
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Pottery  not otherwise specified
E' poi esposta quest'urna cineraria del VII secolo proveniente da una tomba slava di Popinia nella regione di Silistra.
Urn with cremation from a Slav grave 7th c. Popina, Silistra region
Vi sono poi questi due reperti del IX secolo provenienti rispettivamente da Madara, nella regione di Shumen, e da Pliska. Il primo, qui sotto, è una tegola di terracotta recante un'incisione raffigurante, secondo le interpretazioni correnti, uno Sciamano. Il secondo è un mattone con l'incisione di una figura solare
Tile with representation of Shaman Early 9th c. Madara, Shumen region

Brick with a representation of the Sun 9th c. Pliska.
Proveniente dalla Chiesa Reale di Veliki Preslav è questo blocco calcareo recante una rappresentazione del Santo Sepolcro (IX-X secolo)

Stone with a representation of the Holy Sepulchre Limestone. 9th - 10 th th c. Royal Church, Veliki Preslav

Crosses of various provenances 11th - 14th c.


Sono poi esposte alcune celebri icone come la seguente del XV secolo, proveniente da Nesebăr o Nessebar (Несебър), antica città costruita su una piccola penisola protesa nel Mar Nero che svolse un ruolo importante durante tutto il XV secolo allorché fu il principale centro dell'arte bulgara


Icon with St Virgin Mary and Christ. 15th c. from  Nesebăr o Nessebar (Несебър)

Questa seconda icona del XIV secolo, un mosaico realizzato con tessere vitree, proviene invece dalla Chiesa di San Giorgio a Ereğli, l'antica città anatolica Heraclea Cybistra


Icon with St Virgin Odigitria Mosaic of glass tesserae. Early 14th c.
St. George Church, Eregli, Turkey (the antique Heraclea Cybistra)

Two-sided processional icon: St. Virgin Mary and St. John the Theologian
- The Miracle in Latom - Second half of the 14th c. St. John Monastery in Poganovo

Two-sided processional icon: St. Virgin Mary and St. John the Theologian
- The Miracle in Latom - Second half of the 14th c. St. John Monastery in Poganovo (particolare)


Questa è invece un'icona dipinta su entrambi i lati come spesso avveniva per le icone processionali. Proviene dal Monastero di Poganovo, nell'attuale Serbia (Dimitrovgrad) e risale al XIV secolo. Su un lato sono rappresentati la Santa Vergine e San Giovanni il Teologo. Sull'altra è raffigurata una teofania del Vecchio Testamento: la visione del Profeta Ezechiele (The Miracle in Latom). Fotografarla è stata un'impresa gravata da notevoli difficoltà principalmente legate ai riflessi luminosi prodotti dai cristalli che la proteggono ( non avevo con me alcun filtro polarizzatore)....

Two-ssided processional icon: St. Virgin 9  secoloMary and St. John the Theologian
- The Miracle in Latom Second half of the 14th c. St. John Monastery in Poganovo
Vengono infine alcuni manoscritti medievali come il seguente, un Vangelo del XIV secolo e antiche pergamene
Tetraevangelia 14th c.

Questa pergamena è una copia di La Nominalia dei khan bulgari (Именник на българските ханове). Quest'ultima è un breve manoscritto contenente i nomi di alcuni dei primi sovrani bulgari, dei loro clan, l'anno della loro ascesa al trono secondo il calendario Bulgaro ciclico e la durata del loro regno e delle guerre civili. E 'scritto in antico slavo ecclesiastico, ma contiene un gran numero di nomi bulgari e termini di data.

A copy of Nominalia of the Bulgarian Khans
(the Uvarov's copy from the late 15th c. is the earliest known so fat)

Per ultimo viene esposta una copia su pergamena di un Charter (sotto il termine charter si comprende un ampio repertorio di scritti legali, inclusi Diplomi, mandati e testamenti) dello Zar Ivan Alessandro di Bulgaria. I Charters reali bulgari medievali sono alcuni dei pochi documenti secolari dell'Impero bulgaro medievale (VII-XI, XII-XV secolo). Gli otto Charters conservati sono tutti del XIII e del XIV secolo, il periodo del Secondo impero bulgaro, e sono stati emessi da cinque zar all'incirca tra il 1230 e il 1380. I Charters sono scritti in Medio bulgaro usando l'alfabeto cirillico. Della cancelleria reale dello Zar Ivan Alessandro di Bulgaria sono noti due Charters. Quello di Zograf del marzo 1342, nel quale si confermano i diritti del Monastero di Zograf sul villaggio di Hantak (dunque un Diploma Regio), e quello di Oryahov del 1 Dicembre 1348 destinato al Monastero di San Nicola in Oryahov vicino Radomir.


Charter of Tsar Ivan Alezander (1331-1371). A copy

Charter of Tsar Ivan Alezander (1331-1371). A copy

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