mercoledì 12 novembre 2014

Quinto Giorno: Zagabria - parte prima

Siano al quinto giorno del nostro viaggio. La sera prima dopo il Morigoj avevamo dovuto andare fino alla stazione per fare il biglietti per Belgrado. All'uscita della stazione è venuto giù un breve temporale e ci siamo riparati dalla pioggia all'ingresso dell'Hotel Esplanade (di quest'ultimo riparleremo più tardi). Rientrando abbiamo poi comprato qualcosa da mangiare al Pan-pek all'angolo tra Ilica e ulica Frane Petrica appena prima di Trg bana Josipa Jelačića (anche di questa piazza riparleremo più avanti). Secondo il nostro programma dovevamo partire da Zagreb col treno delle 11:15 per Belgrado. Avevamo deciso di visitare il Museo Archeologico che si trova ad un quarto d'ora dalla stazione ma apre solo alle 10. Ho preso qualche foto del nostro "apartment" in Radićeva ulica 25: la nostra finestra ed il portone d'ingresso....
Zagreb: Radiceva ulica 25
Zagreb: Radiceva ulica 25
Zagreb: Radiceva ulica 
poi siamo scesi  svoltando a Kravi Most per Tkalčićeva ulica ....

Zagreb: Kravi Most 
Zagreb: Kravi Most 
Zagreb: Tkalčićeva ulica
Da Tkalčićeva ulica in due passi si arriva a Trg bana Josipa Jelačića, la piazza,  ai piedi della collina, più frequentata di Zagreb, punto di incontro tra città vecchia (Kaptol e Gradec) e città nuova (Donji grad). La piazza fu dedicata al Bano Josip Jelačić (16 October 1801 – 20 May 1859) già nel 1848, e una sua statua, opera dello scultore austro-tedesco Anton Dominik Fernkorn vi fu eretta nel 1866. In origine, la statua di Jelačić puntava la spada a nord verso l'Ungheria; rimossa dal Partito Comunista Yugoslavo nel 1947, fu rimessa al suo posto, questa volta orientata a Sud, nel 1990, dopo che la Croazia aveva ottenuto l'indipendenza 
« Sopra tutto, noi rimaniamo Austriaci. Se un'Austria non esistesse, allora dovremmo crearne una » (Josip Jelačić, proclama dell'autunno 1848). Era una professione di fede: fino alla fine filoasburgico, concorse alla repressione sanguinosa dei moti insurrezionali ungheresi e austriaci del 1848. Si comprende come mai la sua statua fu rimossa nel 1947.
Zagreb: Trg bana Josipa Jelačića
Zagreb: Trg bana Josipa Jelačića
Zagreb, Trg bana Josipa Jelačića: Josip Jelačić opera di Anton Dominik Fernkorn 1866
Zagreb, Trg bana Josipa Jelačića: Josip Jelačić opera di Anton Dominik Fernkorn 1866
Zagreb, Trg bana Josipa Jelačića: Josip Jelačić opera di Anton Dominik Fernkorn 1866
Dalla piazza,  percorrendo la breve  Paška ulica, si arriva a Trg Nikole Šubica Zrinskog, una delle otto piazze che compongono lo Zelena potkova o Lenucijeva potkova (Green horseshoe or Lenuci's horseshoe) il grande polmone verde di Donji Grad.
Zagreb: Trg Nikole Šubica Zrinskog
Zelena potkova è stata progettata e realizzata dal 1880 al 1920. E' il più grande successo della cultura storicistica in campo urbano e monumentale sia di Zagabria che dell'intera Croazia. Documenta l' importante periodo di tempo durante il quale, al volgere del secolo XIX, la città ha subito un forte sviluppo. Il nome  Lenucijeva potkova (Lenuci Horseshoe) è successivo alla seconda guerra mondiale e si riferisce a Milano Lenuci, il più importante urbanista della Zagabria della Belle Époque. Lenuci è considerato l'autore del piano urbanistico generale del 1887 che prevedeva l'istituzione di un sistema di piazze / parchi nel centro di Donji grad. Tuttavia, l'idea e la realizzione di un tale progetto non può essere attribuita ad una sola persona. Oltre Lenuci, molti architetti (tra cui H. Bollé), artisti, politici e intellettuali dell'epoca hanno preso parte alla sua realizzazione. Il complesso del parco nel centro di Donji grad era basato sull'idea di un 'Ring' (Anello), che era stato testato in molte città europee e realizzato in proporzioni monumentali nel 'Ringstraße' di  Vienna tra il 1860 e il 1890. Quello di Zagabria è chiaramente ispirato a quest'ultimo e la sua architettura è tipica dell'eclettico stile storicista chiamato Ringstraßenstil (Ringstrasse Style).
Zagreb, Trg Nikole Šubica Zrinskog: padiglione musicale 1895

Zagreb: Trg Nikole Šubica Zrinskog 
(in fondo al viale la colonna meteorologica del 1884)

Zagreb, Trg Nikole Šubica Zrinskog:  le fontane e i busti dei croati illustri
La prima piazza del 'ferro di cavallo verde', oggi Trg Nikole Šubica Zrinskog o, popolarmente, Zrinjevac, nasce prima di qualsiasi pianificazione urbanistica. Fino al 1866, era chiamata Novi terg e usata come mercato del bestiame. Fu creata nel 1826 per rimuovere il mercato da Trg Tridesetnic, oggi Trg bana Josipa Jelačića. Due eventi hanno portato alla richiesta di regolamentazione di Novi terg nel 1866. Il primo evento è stato il collocamento del monumento al Bano Jelacic sulla piazza principale della città, cosa che ha imposto lo spostamento del mercato da Trg bana Jelačića a Novi terg.  Il secondo evento è stata la celebrazione del 300° anniversario della morte di Nikola Šubić Zrinski, che ha portato alla ridenominazione di Novi Terg in Trg Nikole Šubića Zrinskog il 26 novembre 1866. Il Parco è dominato dai più che secolari platani che conferiscono al luogo, insieme alle fontane e all'incantevole padiglione musicale installato nel 1891 (dono di Eduard Pristner che lo fece costruire a sue spese per poi donarlo alla città), un fascino particolare. I platani furono piantati nel  1872 dopo molte discussioni sulla scelta della specie di alberi da mettere nel Parco: platano o ippocastano? Alla fine furono scelti i platani perchè ritenuti "più puliti". Così nella primavera di quell'anno furono portate da Udine a Zagabria 300 piantine di platano e 220 vennero messe a dimora. Sovrintendeva i lavori Rudolph Siebeck, il capo dei parchi della città di Vienna, che era in quel momento al culmine della sua carriera. Il primo progetto che si sia conservato del Parco è uno schizzo dal 1875 allegato ad un progetto di illuminazione a Gas, introdotta poi  nel 1878. Esso mostra la situazione subito dopo la realizzazione della piazza. Lo schizzo mostra 162 alberi e 59 lampade. Sul lato nord della piazza dal 1884 sorge la colonna meteorologica, dono del medico militare Adolf Holzer, fatta di pietra d'Istria, secondo i disegni di Hermann Bollé. Di fronte al palazzo dell'Accademia, in un semicerchio i busti di illustri e meritevoli croati: Ivan Mažuranić, Andrija Medulić (Andrea Schiavone), Ivan Kukuljević Sakcinski, Nikola Jurišić e Krsto Frankopan.
Il parco fu inaugurato nell'estate del 1873, per la gioia dei cittadini che, come si dice, accorsero numerosi (circa 2000!). Una banda militare vi tenne un concerto. La costruzione di palazzi ed edifici iniziò solo in un secondo tempo, dopo l'approvazione di un apposito piano regolatore. La più importante è la costruzione dell'HAZU [Hrvatska akademija znanosti i umjetnosti (Accademia Croata delle Scienze e delle Arti)], costruita nel 1878 in quella che ora è la piazza Josip Juraj Strossmayer. Con questo edificio iniziano a cambiare gli indirizzi architettonici e funzionali del Parco soprattutto quando nel 1878, ne assume la direzione Josip Peklar. Il nuovo concetto che allora si impone definisce un aspetto più decorativo del parterre del Parco, sempre più lontano quindi dall'ispirazione romantica iniziale.

Zagreb, Trg Josipa Jurja Strossmayera: Accademia Jugoslava delle Scienze e delle Arti
Hrvatska akademija znanosti i umjetnosti 
Manca ancora un'ora all'apertura del Museo Archeologico, il parco a quest'ora è popolato da persone che portano a spasso il loro cane. Ci sediamo su una panchina...continueremo la visita del grande "ferro di cavallo verde" di Zagabria tra pochi minuti..ma questo al prossimo post.

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