mercoledì 5 novembre 2014

Secondo Giorno: Lubiana - parte prima

A Lubiana abbiamo dormito in un B&B, l'Atticus. Ne parlerò forse più tardi. Si trova in Poljanska cesta al numero 6. nel sottotetto dello stesso edificio che ospita al n° 4 la Alojzijevišče (Teološka fakulteta v Ljubljani) (Facoltà di Teologia di Ljubljana) e l'Università della terza età al n° 6. La Facoltà di Teologia di Ljubljana (ufficialmente: Università di Lubiana, Facoltà di Teologia; abbreviazione TEOF / TeoF) è l'unico istituto di istruzione superiore teologica in Slovenia; oltre alla sede centrale a Lubiana ha un'unità separata a Maribor (che si trova in Andreanumu).
Fatta colazione abbiamo fatto un giro in città per comprare della schiuma da barba e dello shampoo.
La prima cosa incontrata è il Mercato Centrale della città ((Sloveno: Osrednja ljubljanska tržnica) progettato da Jože Plečnik nel 1931–39. Stavano ancora preparando i banchi....
Ljubljana: il Mercato Centrale (Osrednja ljubljanska tržnica) progettato da Jože Plečnik nel 1931–39.
Dal Mercato si raggiunge il Mesarski most (Butchers' Bridge) sulla Ljubljanica. E' qui sul ponte che abbiamo scoperto le opere di Jakov Brdar, nato nel 1949 a Livno, in Bosnia-Erzegovina.
Ljubljanica, Mesarski most: Adam and Eve (sculptural opus by Jakov Brdar) 

Ljubljana, Mesarski most: Satyr (sculptural opus by Jakov Brdar) 

Ljubljana, Mesarski most: Satyr (sculptural opus by Jakov Brdar) 

Ljubljana, Mesarski most: Prometheus (sculptural opus by Jakov Brdar) 

Ljubljana, Mesarski most: Prometheus (sculptural opus by Jakov Brdar) 
Il giorno era coperto ma fortunatamente non ha piovuto che a sera...dal Mesarski  Most non si poteva non ammirare la calma Ljubljanica..
Ljubljana:  la Ljubljanica dal Mesarski most (Butchers' Bridge)
Quindi siamo usciti dalla grande zona pedonale che comprende tutto il centro storico passando davanti al Ponte dei Draghi: Zmajski most (Dragon Bridge)
Ljubljana: Zmajski most (Dragon Bridge)

Ljubljana: Zmajski most (Dragon Bridge)

Dopo aver trovato un supermercato siamo arrivati alla stazione, lasciata la sera prima quando ormai era notte....
Ljubljana: Železniška postaja Ljubljana (Ljubljana railway station)
Davanti alla stazione si può vedere un'altra opera di Jakov Brdar, dedicata a Rudolf Maister
Ljubljana: Monument to Rudolf Maister (Vojanov) (29 March 1874 – 26 July 1934)  Slovene military officer,  political activist, poet and self-taught painter. Scultor Jakov Brdar (1999)

Ljubljana: Monument to Rudolf Maister (Vojanov) (29 March 1874 – 26 July 1934)  Slovene military officer,  political activist, poet and self-taught painter. Scultor Jakov Brdar (1999)

Ljubljana: Monument to Rudolf Maister (Vojanov) (29 March 1874 – 26 July 1934)  Slovene military officer,  political activist, poet and self-taught painter. Scultor Jakov Brdar (1999)
 Quindi siamo rientrati nel centro e ritornati all'Atticus....
Ljubljana: la Ljubljanica 

Ljubljana: la Ljubljanica 

Ljubljana: la Ljubljanica 

Ljubljana: Zmajski most (Dragon Bridge)
E, enfin, questo è l'androne da cui si accede al nostro B&B...
Ljubljana: via Poljanska cesta 6. 
A questo punto da bravi "Turisti entusiasti" (sic!) siamo saliti al Castello di Lubiana, meta obbligata di tutti i visitatori della città.
Ljubljana: Ljubljana Castle (Slovene: Ljubljanski grad) 
La cosa più interessante vista al Castello è stata l'installazione audio-cinetica Fluidna topografija 
(Fluid Topography) di Ursula Berlot, un'artista di Lubiana, allestita nella Torre Pentagonale 
Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija

Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija

Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija

Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija

Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija

Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija

Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija

Ljubljana: Ljubljanski grad: Ursula Berlot: Topografia Fluida, installazione audio-cinetica; Uršula Berlot: Fluidna topografija, zvočno-kinetična instalacija
Non imperdibile è invece la Cappella di San Giorgio (Kapela sv. Jurija). Riferendo una delle numerose fonti turistiche "The Chapel is one of the oldest parts of the Castle. By the order of Cesar's document from 1489 it was dedicated to St. George, the patron saint of Ljubljana. It was renovated in Baroque style and in 1747 decorated with the coats-of-arms of over sixty rulers, including Herman and Ulrich of Celje, Henrik of Gorizia County, and Krištof Rauber, a bishop of Ljubljana." Secondo fonti meno "turistiche": "The chapel probably underwent three further renovations: in 1849 (when the western wall including the ornamental coat of arms was partly demolished); after the earthquake in 1915, under the guidance of the painter Matej Sternen (the western wall remained unrepaired); and the final one, probably the only proper restoration, which began in the late 1980s and was concluded in the early 1990s. The western wall was rebuilt and the missing ornament of the arms was replaced.". L'impressione è quella di trovarsi in una cappella barocca dipinta di fresco, cosa che toglie tutto il fascino alla visita. La cosa più curiosa sono le panche della cappella che hanno un'insolita forma ad esse italica (vedi anche questo link).

Ljubljana: Ljubljanski grad: Kapela sv. Jurija/ St. George's Chapel

Ljubljana: Ljubljanski grad: Kapela sv. Jurija/ St. George's Chapel
Ugualmente non imperdibili sono le Carceri del Castello...Interessante comunque l'esposizione di una serie di bottoni d'osso realizzati dai prigionieri che sono stati rinvenuti accanto ai resti della lavorazione nei lavori di restauro del sito.
Ljubljana: Ljubljanski grad:: bottoni d'osso fabbricati dai prigionieri del Castello

Ljubljana: Ljubljanski grad:: una cella delle Carceri del Castello
Aggiungo ancora qualche panoramica del e dal castello. Occorre rcordare che il Castello di Lubiana è di proprietà della città a partire dal 1905, data in cui il sindaco di allora, Ivan Hribar, lo aveva acquistato dalle autorità statali. Alla fine di dicembre 2010, all’inizio del secondo mandato del sindaco Zoran Janković, il Comune di Lubiana ha costituito l’Ente pubblico indipendente Castello di Lubiana che pur di attirare visitatori e realizzare profitti non ha indugiato a ricorrere a mezzi multimediali, effetti scenici, volgari spettacolarizzazioni...(ad esempio nelle Carceri si è avvolti da un ambiente sonoro: gemiti, urla, colpi, sospiri che dovrebbe rievocare la sofferenza dei prigionieri torturati) e a far pagare un biglietto d'ingresso ogni qual volta è possibile (ad esempio per salire sulla Torre). Nella Corte del Castello trovano così posto: una Caffetteria del Castello, un Mini-teatro, una galleria d'artigianato artistico e tradizionale "Rustika", un Ristorante sul Castello o "Na gradu"
Ljubljana: Ljubljana Castle ( Ljubljanski grad): la corte

Ljubljana: Ljubljana Castle ( Ljubljanski grad): gli spalti

Ljubljana: Ljubljana Castle (Ljubljanski grad): la città vista dagli spalti

Ljubljana: Ljubljana Castle (Ljubljanski grad): il Mercato Centrale visto dagli spalti


Ljubljana: Ljubljana Castle (Ljubljanski grad): Ingresso


Ljubljana: Ljubljana Castle (Ljubljanski grad) 
A questo punto,circondati da una numerosa comitiva di turisti di Taiwan, riteniamo di avere assolti gli inderogabili doveri del  Turista Entusiasta e scendiamo in città per un sentiero ripido e zigzagante: dopo 10 minuti siamo di nuovo al Mercato Centrale. Ma questo al prossimo post.




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