martedì 11 novembre 2014

Quarto Giorno: Zagabria - parte seconda

Anche Gradec ha la sua piazza regina, la Piazza di San Marco (Croato: Trg svetog Marka) e la sua chiesa, la Chiesa di San Marco (Croato: Crkva sv. Marka). Ci si può arrivare in molti modi: noi ci siamo saliti la sera prima percorrendo Radićeva ulica fino a Iljrski trg svoltando poi verso Demetrova ulica e ancora verso Trg Svetov Marka. E' il percorso più lungo. La sera, a notte, la piazza è deserta e spettrale. Di giorno abbiamo scoperto un percorso molto più breve e suggestivo che, da Radićeva ulica, sale passando per Kamenita Vrata (letteralmente: cancello di pietra). Kamenita Vrata, l'antica porta orientale di Gradec, è l'unica di quattro porte che si sia conservata fino ad oggi. Devastata da un incendio nel 1760 è diventata un luogo di culto e preghiera poiché da quell'incendio si salvò solo la statua di una Madonna col Bambino oggi esposta proprio all'ingresso della porta protetta da una grata metallica. Non è una porta classica perché è una struttura costruita su un tratto curvo della strada. Al suo interno vi sono panchine per pregare, fedeli in preghiera, pareti tappezzate di ex-voto e una signora che vende candele da accendere. E' il luogo sacro per eccellenza della città. Ma Zagreb è ricchissima di simboli sacri e meno sacri. Proprio in corrispondenza di Kamenita vrata per esempio si può ammirare la statua in bronzo di San Giorgio in un atteggiamento insolitamente meditativo. Ai piedi del suo destriero giace, ormai morto il drago (scolpito in marmo rosso). La statua, un' opera del 1867 di due scultori austriaci: Andreas Kompatscher e Arthur Winder fu portata da Mallnitz, Austria, a Zagreb nel 1937 da Zelimir Mazuranic (1882-1941), allora Presidente del Senato, e si trovava nella residenza  della famiglia Mazuranic . Fu collocata nei pressi di  Kamenita vrata nel 1994 dalla "Fraternità del Dragone Croato" (Braća hrvatskoga zmaja - The Brethren of the Croatian Dragon)  una società storica, culturale e massonica croata fondata nel 1905 che fu ricca e influente a Zagabria e in tutta la Croazia. Dissolta dal Ministero degli Interni della Repubblica Nazionale di Croazia il 4 marzo 1946 venne ricostituita nel 1990 è ritornò in possesso di parte dei suoi beni tra cui la sua sede storica: la torre sopra Kamenita vrata (1).

Zagreb: San Giorgio e il Drago, opera di Andreas Kompatscher e Arthur Winder 1867


Zagreb: Chiesa di San Marco - Crkva sv. Marka 
Zagreb: Chiesa di San Marco - Crkva sv. Marka 


Zagreb: Chiesa di San Marco - Crkva sv. Marka 
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Zagreb: Chiesa di San Marco - Crkva sv. Marka 

Zagreb: Chiesa di San Marco - Crkva sv. Marka 

Zagreb: Chiesa di San Marco - Crkva sv. Marka 


Zagreb: Piazza San Marco Trg svetog Marka

Arrivati in  Piazza di San Marco e scattate le foto di rito siamo andati a visitare il "Museo Croato dell'Arte Naif" (Hrvatski muzej naivne umjetnosti)  in  via San Cirillo e Metodio 3 (Sv. Ćirila i Metoda 3)
Zagreb:  via San Cirillo e Metodio 3 (Sv. Ćirila i Metoda 3):
sulla sinstra il Museo Croato dell'Arte Naif"
 (Hrvatski muzej naivne umjetnosti) 
Poi passeggiado lungo le strade (molte semideserte) di  Gradec abbiamo incontrato, in Opatička ulica 10, una bellissima cancellata di ferro battuto ("La più bella cancellata della Croazia" la definisce la Guida Routard), opera della bottega di Đure Burića  secondo un progetto di H. Bolle del 1895. Dietro il bel cancello si intravede il bel palazzo in stile neoclassico progettato da Aleksandar Brdarić nel 1839 dove ora ha sede l'Istituto di Storia Croata (Hrvatski institut za povijest)

Zagreb: Istituto di Storia Croata (Hrvatski institut za povijest) Opaticka ulica 10
Zagreb: Istituto di Storia Croata (Hrvatski institut za povijest) Opaticka ulica 10

Zagreb: Istituto di Storia Croata (Hrvatski institut za povijest) Opaticka ulica 10

Zagreb: Istituto di Storia Croata (Hrvatski institut za povijest) Opaticka ulica 10
Zagreb: Istituto di Storia Croata (Hrvatski institut za povijest) Opaticka ulica 10



Siamo poi ridiscesi in  Tkalčićeva ulica percorrendo un'altra scalinata e lì al numero 70 ci siamo fermati a mangiare da Hansel and Gretel (Ivica i Marica). Non ci ritornerei una seconda volta. In ogni caso lì abbiamo conosciuto quattro italiani, venuti a Zagreb per interventi dentari, che ci hanno consigliato di visitare il cimitero monumentale della città: Mirogoj spiegandoci come andarci. Abbiamo seguito il loro consiglio. Intanto il tempo si era rasserenato, c'era un bel sole e una bella luce pioveva dal cielo. Ma Mirogoj si merita un post tutto suo: il prossimo.

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