Lijubjana, Narodni muzej Slovenije - Museo Nazionale della Slovenia |
Ljubljana, Narodni Muzej Slovenjie: statua di bronzo dorato, Ljubljana: primo terzo del 2° secolo DC (bronast kip, Ljubljana:prva tretjina 2. stoletja |
Ljubljana, Narodni Muzej Slovenjie: statua di bronzo dorato, Ljubljana: primo terzo del 2° secolo DC (bronast kip, Ljubljana:prva tretjina 2. stoletja |
Tentativo di ricostruzione del cimitero Nord di Emona in cui fu ritrovata la statua di bronzo dorato (da ref 3) la statua soprastava una colonna ed era circondata da sarcofaghi |
Ljubljana: Museo Nazionale della Slovenia (Narodni Muzej Slovenjie): lapide funeraria romana |
FLAVOS
L(UCII) AEMILI(I)
BERULLI [SERVUS]
ANNOR(UM) XX
H(IC) S(ITUS) E(ST)
Flavos Lucii Aemilii (ali Luci Aemili) Berulli servus annorum viginti hic situs est
Flavio slave of Lucio Emilio Berulli, twenty year old, lies here
Flavio, schiavo di Lucio Emilio Berulli, di vent'anni, giace qui.
Il giovane era uno schiavo, il cui vero nome ci è sconosciuto. Il nome da schiavo Flavus indica la sua capigliatura. Il suo padrone lo aveva chiamato così per i suoi capelli biondi, perché per gli schiavi non si usavano modi diversi dai nostri quando diamo un nome ai nostri animali animali domestici. Morì giovane, forse di nostalgia.
Ljubljana: Museo Nazionale della Slovenia (Narodni Muzej Slovenjie): frammenti di un pannello di marmo con iscizioni I sec AD |
Nel 1887 frammenti di un pannello di marmo di circa 280 cm di lunghezza e 79 cm di altezza con un'iscrizione, furono ritrovati a Ljubljana, in quella che ora è Trg Francoske Revolucije (Piazza della Rivoluzione Francese), approssimativamente sul sito della Porta della Torre Oientale di Emona. I frammenti di iscrizione ci rivelano che gli Imperatori Augusto e Tiberio dotarono la città di un importante costruzione tra il 19 Agosto 14 AD e l'inizio dell'estate del 15 AD. Sfortunatamente, la parte dell'iscrizione che indicava di cosa si trattasse non è sopravvissuta. Forse erano delle mura cittadine munite di torri. Le ricerche archeologiche hanno rivelato che la città romana con le sue strade a griglia rettangolare e circondata da mura di pietra situata sulla sponda sinistra della Ljubljanica fu costruita nei primi due decenni AD. L'iscrizione dell'edificio imperiale probabilmente si riferisce alla costruzione di questa città, cioè la colonia Iulia Emona. Comunque l'insediamento romano chiamato Emona risale a circa cinquant'anni prima e si trovava sulla riva destra del fiume alle pendici di quello che è ora la Collina del Castello.
[Imp(erator) Caesar divi f.] Augustu[s pont(ifex) max(imus)]
[co(n)s(ul) XIII imp(erator) XXI trib(unicia) potest(ate)]
XXXVII pate[r patriae],
[Ti. Caesar divi (?) Au]gusti f(ilius) Aug[ustus]
[pont(ifex) max(imus) (?) co(n)s(ul) II imp(erator)]
VI trib(unicia) potest(ate) XV[I]
[- - - d]ederunt.
Emperor Caesar, son of the divine (Caesar), Augustus, chief priest, consul for the thirteenth time, proclaimed supreme commander (imperator) twenty-one times, holder of the tribunician power thirty-seven times, father of the country, and Tiberius Caesar, son of the divine (?) Augustus, Augustus, chief priest (?), consul for the second time, proclaimed supreme commander six times, holder of the tribunician power sixteen times, gave (to the city) [?].
Emona plan view with main roads and tombs by Dimitrij Mlekuž from: Emona, Legacy of a Roman City |
Ljubljana: Museo Nazionale della Slovenia (Narodni Muzej Slovenjie): lapide funeraria romana |
Oltre all'iscrizione, sulla faccia frontale delle steli funerarie romane c'era tutto un apparato decorativo con significato simbolico: ad esempio i fiori e i motivi vegetali (come vediamo qui sopra) sono simboli del rinnovarsi della vita, i delfini (nei due angoli superiori) alludono alla partenza per l'altra vita.
Ljubljana: Museo Nazionale della Slovenia (Narodni Muzej Slovenjie): lapide funeraria romana |
Una storia tragica .....
L(UCIUS) CLATURNUS
l(UCI) f(ILIUS) sABINUS AN[N(ORUM)]
X ET MATER EI[US]
NOTRIA C(AI) F(ILIA) MAXU[MA]
ANN(ORUM) XXIIX ET FILI[A]
EIUS CLATURNA
L(UCI) F(ILIA) POLITTA ANNU[C]-
ULA ET MENSUM
SEXS H(IC) S(ITI) S(UNT). L(UCIUS)
CLAT[UR] -
NIUA FILIO ET CO[NT] -
UBERNALI QUAM
ET FILIAE POS(UIT)
Lucius Claturnius Sabinus, son of Lucius, 10 years old, and his mother Notria Maxuma, daughter of Caius, 28 years old, and her daughter Claturnia Politta, daughter of Lucius, 1 year and 6 months, lie here. Lucius Claturnius had (the tombstone) erected for his son, his wife, and his daughter.
Lucio Claturnius Sabino, figlio di Lucio, 10 anni, e sua madre Notria Maxuma, figlia di Caio, 28 anni, e sua figlia Claturnia Politta, figlia di Lucio, 1 anno e 6 mesi, si trovano qui. Lucius Claturnius ha (la pietra tombale) eretta per suo figlio, sua moglie e sua figlia.
Per approfondire la conoscenza con Emona vedi links 1 e 2 o scarica questo PDF
Il museo contiene molti altri reperti di epoca romana, in parte esposti all'esterno:
Al pianterreno del Museo era poi allestita una esposizione temporanea di uno scultore sloveno Slavko Oblak nato nel 1924 a Rečica pri Bledu (Slavko Oblak - Retrospektiva Kiparskih del 1957 -2014)
Ne presento qui alcune opere:
Lasciato il Museo abbiamo girato la città, passando tra l'altro davanti al teatro dell'opera
Per approfondire la conoscenza con Emona vedi links 1 e 2 o scarica questo PDF
Il museo contiene molti altri reperti di epoca romana, in parte esposti all'esterno:
Ljubljana: Museo Nazionale della Slovenia (Narodni Muzej Slovenjie): mosaico |
Ljubljana: Museo Nazionale della Slovenia (Narodni Muzej Slovenjie): urne cinerarie ed altri reperti |
Ne presento qui alcune opere:
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014: "Königin" Kaljika1968 |
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014: "Königin" Kaljika1968 |
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014:? |
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014: Kaktusblume? |
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014: Pirveta/Pirouette 1973 |
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014: ? |
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014: Par cvetlic/Blumenpaar 1990 |
Lijubjana, Narodni muzej Slovenije: Slavko Oblak, Retrospektiva / Retrospektive 1957–2014: Cat/Katze ? |
Ljubljana: Ljubljanska operna hiša Slovenian National Opera and Ballet Theatre |
Davanti all'edificio sono collocate alcune sculture interessanti tra cui due di Drago Tršar: Manifestanti I ( della quale ho parlato nel post precedente) e Ljudje v perspektivi II entrambe del 1959 che ahimé non ho fotografato.
La foto qui sopra è stata scattata dal piccolo parco antistante la chiesa ortodossa serba dei Santi Cirillo e Metodio [Cerkev sv. Cirila in Metoda (pravoslavna cerkev)]. Stavano celebrando una funzione e siamo entrati: è stato il mio primo incontro con la Chiesa Ortodossa in questo viaggio. Ce ne saranno altri. Usciti dalla chiesa la domanda che ci tormentò per ore fu: "Come si chiama parete divisoria decorata con icone che separa la navata delle chiese di rito orientale?". La risposta arrivò solo a sera: "Iconostasi!!!". Tornando verso il centro storico ci siamo imbattuti in un "girotondo" di protesta attorno ad un edificio sede di qualche istituzione governativa (non so quale perchè il GPS era disattivato e non ricordo il nome della strada).
Ljubljana: Moderna Galerija - Galleria d'Arte Moderna |
Ljubljana: manifestazioni di protesta 15 ottobre 2014 |
Ljubljana: manifestazioni di protesta 15 ottobre 2014 |
Arrivata l'ora di cena abbiamo mangiato al Sokol (Falco in sloveno) nel cuore del centro storico di Lubiana, al numero 18 di Piazza Cirillo e Metodio. Io ho preso un gulash versione slovena che non era nulla di speciale anzi era piuttosto pesante. Meglio è andata con i dolci: Gibanica »Sokol« (dolce tipico sloveno fatto di strati di mele, ricotta, con papavero e noci, divisi tra di loro con pasta sfoglia) e Strucoli fatti in casa - con le noci e il miele. Così finiva il nostro secondo di viaggio: uno sguardo al Castello, lassù sulla collina sopra di noi e poi a nanna...
Ljubljana: il Castello |
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