domenica 16 novembre 2014

Quinto Giorno: Zagabria - parte quarta

Continuiamo la nostra velocissima tappa al Museo Archeologico di Zagabria (vedi Post precedente) visitando la Collezione Greca e Romana. Comprende varie sezioni di cui una dedicata alla vita quotidiana (Svakodnevni život). Dai numerosi scavi condotti fin dal XIX secolo, così come da donazioni e acquisti, questa sezione si è arricchita di una ricchissima collezione di oggetti d'uso che coprono quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana in quel periodo. Sono esposti elementi di costume, da gioielli a oggetti utilitari, oggetti per la casa e, in particolare, i vasi in vetro (vedi foto seguenti).

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection
Sono inoltre esposti vasi in  in ceramica come questi (vedi foto seguente) appartenenti ai Latobici (Latovici, Λατόβικοι), un popolo celtico insediato nelle aree di Dolenjska (Bassa Carniola, regione slovena della Sava inferiore) e Žumberak in Croazia

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection
Concludiamo la nostra brevissima visita con la Sezione dedicata all'arte e alla religione romana (Rimska religija i umjetnost). Oltre agli oggetti di carattere esclusivamente sacrale e votivo, la collezione comprende anche opere d'arte  profane, in particolare i ritratti di soggetti pubblici e storici. Tra questi i più importanti sono i ritratti dei sovrani e dei membri della famiglia imperiale, come il ritratto di fama mondiale della famosa la famosa "ragazza di Salona (Solin)"  forse raffigurante la principessa Plautilla.
La Ragazza di Salona, testa di marmo di Salona, III° sec. AD
The Salona girl, marble head from city of Salona, 3rd century AD (archaeological museum Zagreb)

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
Archaeological museum in Zagreb: Greek and Roman collection

Museo Archeologico di Zagabria: Collezione Greco-Romana
L'autore del Blog
Personalmente lascio il Museo profondamente arricchito, nonostante la brevità della visita. Sono stato immerso in una Cultura, quella del Calcolitico in cui è nata la metallurgia e per la prima volta si è manifestata una divisione in classi della società. L'uomo di Similaun di cui tutti hanno almeno sentito parlare apparteneva a quella cultura. Ma ho anche conosciuto un popolo, gli Iapodi, che giustamente un cartello definiva - in francese - méconnu, sconosciuto, che millenni dopo quella prima Età del Rame aveva saputo costruire una società in cui non c'erano élites, né capi, una società di uguali. E poi l'epoca romana, una società fondata sulla schiavitù in cui le élites avevano sviluppato un diverso ma altissimo senso della Bellezza di cui ci hanno lasciato così tante testimonianze...
Ma ci rimettiamo in viaggio: il treno parte da Zagreb alle 11:15 e arriverà a Belgrado alle 17:40. Un treno lentissimo, che fa una miriade di fermate della durata di pochi secondi, un minuto al massimo. Sul nostro vagone alcune donne slave (Serbe? Croate?) che sembrano non curarsene troppo. Sono allegre, solo una sembra infastidita dalla proibizione di fumare e, col permesso del controllore, si chiude di tanto in tanto nella toilette per poi tornarsene al suo posto sorridente e rilassata. Fuori scorre lento il paesaggio, attraversiamo tre volte la Sava, il grande fiume interamente slavo...e poi infine Belgrado!
Treno Zagreb-Beograd: la Sava a pochi chilometri da Zagabria (visibile sullo sfondo)

Treno Zagreb-Beograd: la Sava 

Treno Zagreb-Beograd: villaggioserbo

Treno Zagreb-Beograd: stazione di Ruma (Рума)
 distretto della Sirmia nel sud-ovest della provincia autonoma della Voivodina

Treno Zagreb-Beograd: il treno arriva a Belgrado attraversando la Sava


Nessun commento:

Posta un commento