lunedì 1 dicembre 2014

Decimo Giorno: Istanbul - giorno I : parte II

Il Bazar Egiziano (in turco: Mısır Çarşısı) o Mercato delle Spezie, situato nel distretto di Fatih, nel quartiere di Eminönü, è, dopo il Gran Bazar, il secondo più grande mercato coperto all'interno della penisola storica di Istanbul, ed è dedicato in parte alla vendita delle spezie. La sua costruzione si deve al grande incendio che devastò Istanbul nel 1600. Ecco come un cronista ottomano del tempo lo descrive: "migliaia di case bruciarono nell'incendio. Dio mutò, secondo il suo eterno volere, i segni che distinguono la notte dal giorno rendendo luminosa la notte più oscura e ottenebrando con nero fumo e fuliggine il giorno più luminoso" Secondo Abdi Paşa "le fiamme avanzavano nella città come un esercito invasore: le fiamme si scindevano in divisioni, ed ogni singola divisione, per decreto di Dio, si diffondeva ad un diverso distretto..." Abdi Paşa riporta che la città bruciò per 49 ore consecutive riducendo in cenere 280.000 case. Due terzi di Istanbul bruciarono e si contarono almeno 40.000 vittime. Subito dopo l'incendio si dette inizio alla ricostruzione: furono ripresi i lavori di edificazione della Nuova Moschea (saranno portati a termine nel soltanto nel 1665) e si iniziò la costruzione del Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı). Tutti gli edifici vennero costruiti su commissione della Valide Sultan (Sultana Madre) di Mehmed IV, Sultana Turhan Hatice. Deve il suo nome Misir (= egiziano) perché è stato costruito con i ricavi dell'eyalet ( divisione amministrativa) ottomana d'Egitto. La struttura fu progettata dall'architetto di corte Koca Kasım Ağa, ma i lavori di costruzione iniziarono sotto la supervisione di un altro architetto di corte, Mustafa Aga, conosciuto come "il Riparatore" a causa della sua carriera come un ricostruttore e restauratore. Quest'ultimo fu nominato architetto capo imperiale alla rimozione di Kasım.

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı). Ingresso Nord

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: il Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Istanbul: uscita dal Mercato delle Spezie o Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı).

Usciamo infine da Mısır Çarşısı e saliamo nella città vecchia lungo strade un po' meno affollate ma sempre ripide, strette e tortuose. Arriviamo alla sommità del promontorio dopo 10 minuti: siamo in Fuat Paşa Cd e costeggiamo le mura che circondano il campus dell'Università di Istanbul. Proviamo ad entrare nel campus attirati da una torre altissima: la Torre di Beyazıt. Un gendarme all'ingresso non ci fa entrare: troppo tardi dice, sono già passate le 5 del pomeriggio. Continuiamo verso Sud e dopo qualche minuto svoltando a destra ci troviamo nella Piazza di Beyazit. Davanti alla monumentale porta dell'Università sono in corso dei lavori stradali e, dalla parte opposta, la Moschea di Beyazit (Beyazıt Camii) è a sua volta in restauro. Dal lato sinistro (guardando la facciata della moschea) si apre un piccolo spazio occupato da venditori di libri, da quanto ho capito sono in prevalenza testi universitari. E' un luogo  molto suggestivo, sotto un grande platano stava seduto un anziano che sembrava un vecchio patriarca o un anacoreta...peccato non aver scattato qualche foto. Lasciato il mercatino dei libri e costeggiando verso sud Beyazıt Camii ci siamo trovati all'ingresso del Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı). Ha una lunga storia  (qui o qui) ed è senz'altro un luogo indimenticabile. La guida di Istanbul della Lonely Planet dice al proposito: "il Bazar comprende migliaia di negozi e chi lo visita per la prima volta può provare un senso di oppressione". E' più o meno quello che ho provato io. Ma penso che molto fosse dovuto alla stanchezza (la notte prima in autobus non si era dormito granché..). Confesso che era la prima volta che scattavo fotografie tra una folla del genere. Le inserisco in questo post qui sotto così come le ho scattate, un po' a caso nella fiumana ininterrotta di uomini, donne e ragazzi che sciama ogni giorno nel dedalo delle gallerie del Gran Bazar.

Istanbul: l'arco monumentale d'ingresso dell'Università di Istanbul da Piazza Beyazid.
Darülfünun-i Shahane


Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı ): Porta di Beyazid (Beyazid Kapisi ) 

Istanbul: Çadırcılar Caddesi vista dalla  Porta di Beyazid  del Grande Bazar

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı ): Porta di Beyazid (Beyazid Kapisi) 

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı ): Porta di Beyazid (Beyazid Kapisi) 

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı )

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı )

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı )

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı )

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı )

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı )

Istanbul, Grande Bazar (Kapalıçarşı;  Büyük Çarşı )

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