martedì 23 dicembre 2014

Quattordicesimo Giorno: Istanbul - giorno V : parte 2

Ci allontaniamo dalla moschea di Solimano (Süleymaniye camii) sotto la pioggia dirigendoci verso nord-ovest e chiedendo lungo la strada a delle giovanissime studentesse informazioni su come raggiungere l'Atatürk Bulvari. Senza successo. La pioggia non è fitta, ma sufficiente a scoraggiare l'utilizzo della fotocamera...E fa anche piuttosto freddo. Ci fermiamo allora a prendere un caffè all'Anıt Cafe, un bar per studenti ricavato in un semiinterrato vicino a Molla Hüsrev Camii. Anche qui chiediamo informazioni, e ci rendiamo conto che la conoscenza dell'inglese tra gli studenti turchi non è migliore che da noi in Italia: e cioè pessima. Usciti, ci troviamo dopo qualche minuto in una strada dedicata a Hammamizade İsmail Dede Efendi (1778-1846), un compositore di musica classica turca (derviscia), strada che ci porta poco dopo a Şehzadebaşı Caddesi. Su questa, proseguendo verso destra, incontriamo la moschea Sehzade (Şehzade Camii).
Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii


Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii

Istanbul: la moschea Sehzade ( Şehzade Camii
Lasciata la bella moschea Sehazade arriviamo finalmente all'Atatürk Bulvarida cui si vede l'acquedotto  (Bozdoğan Kemeri, "Acquedotto del falco grigio") completato nel 368 durante il regno dell'Augusto Valente, e che fu il principale sistema di fornitura di acqua nel periodo tardo antico e medievale, per la città di Costantinopoli.  Oggi di questo grande acquedotto sopravvivono solamente 800 metri di lunghezza, che attraversano appunto l'attuale Atatürk Bulvari.


Istanbul: acquedotto di Valente (Bozdoğan Kemeri)


Superato il boulevard ci si trova nel Fatih Anıt Parkı (Parco del Monumento al Conquiistatore) dominato da quella che, credo,  sia la peggior opera scultorea vista durante il viaggio (e non solo). Inaugurato il 29 Maggio 1987 alla presenza dell'allora presidente turco Halil Turgut Özal (1927 – 1993) commemora la conquista di Costantinopoli il 29 Maggio 1453 da parte di Maometto II (in ottomano: محمد ثانى, Mehmet II, detto ﺍلفاتح, Fātiḥ, "Il Conquistatore"; turco moderno: Fatih Sultan Mehmet; Edirne, 29 marzo 1432 – Gebze, 3 maggio 1481). In ogni caso, attraversando il parco ci si trova proprio sotto l'acquedotto  che si oltrepassa lungo la Itfaiye Caddesi. Qui sorgono numerosi ristoranti  che propongono una cucina turca a base prevalentemente di carne d'agnello. Ci fermiamo a mangiare in uno di questi prima di proseguire verso la moschea di Fatih.
Istanbul: monumento a Maometto II (Fatih Sultan Mehmet Anıtı)

Istanbul: monumento a Maometto II (Fatih Sultan Mehmet Anıtı)

Istanbul: acquedotto di Valente (Bozdoğan Kemeri) e Serdap Sokak 

Istanbul: acquedotto di Valente (Bozdoğan Kemeri)

Istanbul: acquedotto di Valente (Bozdoğan Kemeri) e Serdap Sokak 
Lasciato il ristorante proseguiamo risalendo la Serdak Sokak, una stretta strada che costeggia l'acquedotto di Valente e che ci porta in Fatih Türbesi Sokak, all'ingresso del grande complesso della moschea di Fatih. Piove. Entriamo nella Corte interna e solo lì tiro fuori la Nikon dalla custodia.
Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)

Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)

Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)

Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)

Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)


Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)


Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)
Nel cimitero dietro la moschea ci sono le tombe del sultano Mehmet II e di sua moglie Gulbahar Hatun. Entrambe sono state ricostruite dopo il terremoto del 1766.  La Tomba  del Conquistatore è barocca, con un interno riccamente decorato. La tomba di Gulbahar è semplice e dalle  linee classiche. Inoltre, il cimitero ha un gran numero di tombe appartenenti ai principali funzionari statali, tra cui Osman Nuri Pasha, anche noto come Gazi Osman Pasha (Ottoman Turkish: عثمان نوری پاشا‎; Tokat, 1832 – Istanbul, 5 aprile 1900) e Abdurrahman Nurettin Pasha, anche noto come Nurettin Pasha (1833, Kütahya – 1912, Istanbul)

Istanbul, cimitero della moschea di Fatih: Tomba di Gazi Osman Paşa
(Gazi Osman Paşa Türbesi) 

Istanbul, cimitero della moschea di Fatih: Tomba di Mehmet II
(Fatih Sultan Mehmed'in türbesi)

Istanbul, cimitero della moschea di Fatih: Tomba di Mehmet II
(Fatih Sultan Mehmed'in türbesi)

Istanbul, cimitero della moschea di Fatih: Tomba di Mehmet II
(Fatih Sultan Mehmed'in türbesi)

Istanbul, cimitero della moschea di Fatih: tomba di Abdurrahmân Nûreddîn Paşa
(Abdurrahmân Nûreddîn Paşa'nın kabri )

Istanbul, complesso della moschea di Fatih: Biblioteca del sultano Mahmut I
(Fatih Camii ve Sultan I. Mahmut Kütüphanesi)

Istanbul:  moschea di Fatih (Fatih Camii)
La pioggia nel frattempo era a tratti cessata e ci siamo diretti a sud, ripercorrendo a ritroso Serdap Sokak, per raggiungere la moschea di Zeyrek, in precedenza chiesa di Cristo Pantocratore (in turco: Molla Zeyrek Camii). La moschea, costituita da tre primitivi edifici sacri ortodossi (due chiese e una cappella), rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura bizantina a Costantinopoli ed è, dopo Hagia Sophia, il secondo più grande edificio del periodo Bizantino ancora in alzato. Il complesso si trova nel distretto di Fatih, nel quartiere popolare di Zeyrek che prende il nome da questa moschea. Arrivati nuovamente a Itfaiye Caddesi abbiamo chiesto informazioni ad un turco molto corpulento e tranquillo che se ne stava davanti ad una macelleria ovina: ci ha risposto ancora prima che finissimo la domanda come uno che ha già dovuto dare la stessa informazione un'infinità di volte a un'infinità di turisti come noi. Arrivati alla moschea scopriamo che è chiusa ma, se vogliamo, la troveremo ahimé aperta domani.

Istanbul: Itfaiye Caddesi
Lasciamo la zona e, scendendo lungo Itfaiye Cd, arriviamo al sottopassaggio (che è anche un ingresso della metropolitana) di  Atatürk Bulvari. All'angolo tra quest'ultimo e Haci Kadin caddesi sorge la piccola moschea di Şep Sefa Hatun (Şep Sefa Hatun Camii). La moschea, costruita nel 1787, fu commissionata da Şebsefa Hatun, una moglie di Abdulhamid I (1725 -1789) in memoria di suo figlio.

Istanbul:  moschea di Şep Sefa Hatun (Şep Sefa Hatun Camii)
Proseguiamo lungo Haci Kadin Cd fino a Küçük Pazar Cd e poi verso destra verso Yeni Camii e arriviamo così al Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı). Si è rimesso a piovere e ormai è buio. Compriamo dei Turkish delight o lokum (Türk lokumu), dei caratteristici dolci turchi. Quindi ritorniamo a Sultanahmet e rientriamo in Hotel. Domani sarà il nostro ultimo giorno di permanenza ad Istanbul...ma questo al prossimo post

Istanbul: Küçük Pazar Cd


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